"Provate
a leggere la parola Ramingo al
contrario: troverete ogni mar.
Chi va ramingo percorre ogni terra e ogni
mar.
Un
altro anagramma interessante si ottiene scambiando le due vocali a e i: la parola ramingo si trasforma quindi in rimango. Vado o resto? Non mi
decido mai. Ero ramingo, ma adesso rimango….
Eterno
dilemma di molti uomini, divisi tra l’essere nomadi e il fermarsi, mettere
radici…il Ramingo e la bottega…il primo impara dall’esperienza, dagl’incontri,
dagl’imprevisti, l’altro è un luogo in cui bisogna star fermi, essere stabili,
concentrati per dare il meglio nel proprio lavoro.
“La
bottega del Ramingo” è l’incontro dei due Io,
l’errante e lo stanziale; un
luogo di ritrovo e di “confronto” in cui la bellezza
e il genuino accomuna gli “erranti”
in cerca di una sosta e gli “stabili” con voglia d’avventura.
“La bellezza salverà il mondo”affermava il principe Miškin nell’Idiota di Dostoevski, : la vera bellezza è quella che intride tutte le cose, quella che possiamo trovare nella perfezione della natura, nell'immensità delle policromie del cielo, nei veri sentimenti …nell’autenticità.
L’incontro con la bellezza
provoca una ricerca di senso, sollecita delle domande, parla di ciò che
cerchiamo e desideriamo.
Senza la bellezza l’anima si perde".